Riguarda l’iniziativa federale Protezione della salute contro il fumo passivo per una protezione veramente efficace e senza discriminazione, secondo le norme dell’OMS.
(Ultima data per rinviare le liste dell’iniziativa : 1° novembre 2013).

 

Gentile Signora, Signore,

 

Oggi ancora alcuni impiegati del campo della ristorazione sono completamente esclusi dalle misure di protezione contro gli effetti tossici del fumo passivo.

In alcuni casi, sono addirittura obbligati a firmare una liberatoria che esoneri i loro datori di lavoro dalle conseguenze mediche legate all’esposizione a tale prodotto tossico.

In effetti, i rischi di malattie cardiache e polmonari sono ben maggiori per gli impiegati di questo settore rispetto alla media della popolazione (rif. 1).

Persino nelle strutture non fumatori, attrezzate con un fumatoio separato, secondo gli studi più recenti (rif. 2), risulta chiaramente che il personale respira in media l’equivalente di una sigaretta e mezza al giorno, cioè 2,5 stecche all’anno. Ciò conferma che i fumatoi sono una fonte di inquinamento interno come lo afferma l’OMS da lungo tempo.

Gli impiegati di tali strutture diventono così malgrado loro piccoli fumatori. Triplicano i rischi di decesso per causa cardiovascolare per gli uomini e moltiplicano per cinque per le donne i rischi di decesso per cancro del polmone (rif. 3).

Tale forma di discriminazione deriva dall’entrata in vigore della recente ed insufficente legislazione federale in materia di fumo passivo. Tale legge non tiene conto infatti del consenso scientifico espresso nella convenzione internazionale dell’OMS riguardante la protezione contro il fumo passivo (rif. 4).

Di fronte a questa situazione, nonché al debole impatto generale della nuova legislazione in termini di salute pubblica e confortati, inoltre, dai successi che abbiamo già conseguito nel quadro dell’iniziativa popolare ginevrina “Fumo Passivo e Salute”, seguita peraltro dalle iniziative friburghese, del cantone di Neuchâtel e del cantone di Vaud, basate anch’esse sullo stesso testo, abbiamo il piacere di presentarvi oggi un testo più coerente per un’iniziativa federale.

Sostituendo una legge federale inefficace ed ingiusta, questo testo si pone l’obbietivo d’assicurare una stessa ed uguale protezione ottimale a tutti i lavoratori, alla popolazione in generale ed in particolare ai gruppi maggiormente vulnerabili.

A tale scopo e per evitare qualsivoglia interpretazione abusiva o qualsivoglia forma di deroga destinata a snaturare o ad attenuare la portata dell’iniziativa e, di conseguenza, la sua efficacia, è stata nostra premura definire chiaramente quattro elementi che in particolare sono stati oggetto di contestazione o disinformazione da parte delle lobby pro-tabacco.

  • Il primo di questi (paragrafo 2, lettera L) riguarda una chiara definizione di ciò che viene considerato come ambiente chiuso.
  • Il secondo (paragrafo 3, lettere A, B e C) amplia il campo della protezione dovuta alle persone particolarmente vulnerabili (bambini, persone anziane, malati).
  • Il terzo (paragrafo 4, lettere A e B) definisce in senso restrittivo e non estensivo le deroghe, limitate alle persone che si trovano nell’incapacità durevole di spostarsi per fumare.
  • Il quarto ed ultimo (paragrafo 5, lettere A e B) fissa in forma chiara e dissuasiva le sanzioni in cui si incorre, conformemente all’obbiettivo dell’efficacia preconizzato dall’OMS (rif. 5).

Oltre ad assicurare una miglior protezione dell’intera popolazione contro gli effetti tossici del funo passivo, l’adozione di queste proposte dovrebbe finalmente permettere al nostro paese di ratificare la convenzione internazionale dell’OMS relativa alla protezione della salute contro il fumo passivo.
A tutt’oggi infatti, la Svizzera è uno degli ultimi paesi che non hanno ancora ratificato tale trattato, mancando appunto di una legislazione ad esso conforme.

Siamo convinti che il testo di questa iniziativa risponderà alle vostre aspettative in materia di salute pubblica e che incontrerà la vostra approvazione così da diffonderlo nelle vostre istituzioni, fra i vostri membri o nel vostro ambiente.

Ve ne ringraziamo anticipatamente e siamo a vostra totale disposizione per qualunque spiegazione complementare che fosse necessaria o per creare forme di collaborazione, così come per l’invio di materiale per la raccolta delle firme.

Per il comitato di iniziativa
Jean Barth, presidente

 

Riferimenti

  1. Hedley et collaborateurs: « Risks for heart disease and lung cancer from passive smoking by workers in the catering industry. » Toxicological Sciences, vol. 90(2), pages 539 à 548, 2006.
  2. Improved health of hospitality workers after a Swiss cantonal smoking ban. Article scientifique des Drs A.D. Durham et collaborateurs, publié dans Swiss Medical Weekly, édition du 22 décembre 2011, volume 141, page w13317, numéro d’indexation PMID 22252843. Texte sur http://www.smw.ch/content/smw-2011-13317/
  3. Health consequences of smoking 1-4 cigarettes per day. Article des Drs K. Bjartveit et collaborateurs, publié dans la revue scientifique Tobacco Control, édition d’octobre 2005, volume 14, fascicule 5, pages 315-20, numéro d’indexation PMID 16183982. Texte sur http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1748107/
  4. Organisation Mondiale de la Santé: « WHO Framework Convention on Tobacco Control. » Texte sur http://www.who.int/fctc/text_download/en/
  5. Organisation Mondiale de la Santé: « Directives sur la protection contre l’exposition à la fumée du tabac. » Dans: « Conférence des Parties à la Convention-cadre de l’OMS pour la lutte antitabac. » Texte sur http://www.who.int/fctc/cop/art%208%20guidelines_french.pdf