27. juin 2012 · Commentaires fermés sur Étude Grisons · Catégories: Deutsch, Français, Italiano
  • « Overall, the number of AMI patients in the two post-ban years was 21% lower than in the two pre-ban years. »
  • « The reduction in the number of patients with AMI was most pronounced in non-smokers (…). »
  • « During the corresponding time period, no similar decrease in the incidence of AMI was observed in Lucerne. No association was found between the magnitude of outdoor air pollution and the incidence of AMI (…) The use of lipid-lowering drugs increased similarly in Graubünden and Lucerne. »

Source / Quelle / Fonte

26. juin 2012 · Commentaires fermés sur Curieux mais méconnu · Catégories: Deutsch, Français, Italiano
  • Les serveurs non fumeurs inhalent en moyenne 1,4 équivalents-cig. par jour (étude CHUV), soit plus qu’une cartouche (200 cig.) par an.
  • Les restaurants avec fumoirs séparés sont souvent plus pollués que le seuil d’alerte aux particules fines (étude Cains et al.)
  • La plupart de la population semble ignorer ces niveaux de toxicité (consultations Dr Tango en tabacologie).
  • Das nichtrauchende Personal inhaliert im Durchschnitt 1,4 Zigarette pro Tag (Studie CHUV, d.h. mehr als eine Stange (200 Zigaretten) pro Jahr.
  • Die Gaststätten mit separaten Rauchlokalen sind oft mehr verseucht als die Alarmstelle von Partikelteilchen (Studie Cains, et al.).
  • Die Mehrheit der Bevölkerung scheint diese Höchstwerte von Giftigkeit nicht zu kennen (Gutachten Dr. Tango für Tabakologie).
  • Il personale non fumatore inala in media l’equivalente di 1.4 di sigaretta al giorno (Studio CHUV), cioè più di una stecca (200 sigarette) all’ anno.
  • L’inquinamento nei ristoranti con spazi fumatori separati supera spesso il livello- soglia di tolleranza delle particelle fini (Studio Cains et al.).
  • La maggior parte della popolazione sembra ignorare questi livelli di tossicità (Consulenze Dott. Tango in tabaccologia).

Source / Quelle / Fonte

 

Taux de particules polluantes PM 10 [μg/m 3 ] dans les espaces fumeurs, non-fumeurs séparés (1-12) et non-séparés (13-17).

Anteilswert von Verschmutzungspartikeln PM 10 [3 μg/m] in den Rauchlokalen, getrennt von Nichtrauchern (1-12) und nicht getrennt (13-17).

Tasso di particelle contaminanti PM 10 [3 μg/m] negli spazi fumatori, non-fumatori separati, (1-12) e non separati (13-17).

Source / Quelle / Fonte

18. juin 2012 · Commentaires fermés sur Comité de soutien / Unterstützungskomitee / Comitato di sostegno · Catégories: Deutsch, Français, Italiano

Demande d’adhésion au Comité de soutien à l’initiative. Antrag dem Unterstützungskomitee beizutreten. Richiesta di adesione al Comitato di sostegno all’iniziativa.

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Les membres du Comité de soutien collaborent librement et de quelque façon que ce soit à la réalisation du but poursuivi par le Comité d’initiative, mais s’interdisent de parler ou d’agir au nom de celui-ci, et s’engagent à éviter toute confusion entre les 2 entités.

Die Mitglieder des Unterstützungskomitees arbeiten unabhängig und in der Weise zusammen um das vom Initiativkomitee verfolgten Ziel zu verwirklichen, ohne sich jedoch zu erlauben in seinem Namen zu sprechen oder zu handeln und verpflichten sich jegliches Missverständnis diesbezüglich unter den beiden Komitees zu vermeiden.

I membri del Comitato di sostegno collaborano liberamente e in qualunque modo che si voglia alla realizzazione dello scopo perseguito dal Comitato per l’iniziativa, ma non sono  autorizzati a parlare o ad agire a nome di quest’ultimo e si impegnano a evitare qualunque confusione fra le due entità.

02. mai 2012 · Commentaires fermés sur Argomentazione · Catégories: Italiano

Iniziativa popolare federale

Protezione della salute contro il fumo passivo

Per una protezione realmente efficace e senza discriminazione, in base alle norme della OMS

1.  Il fumo passivo uccide

In Svizzera il fumo passivo uccide 3 non fumatori al giorno ed è causa di circa 1000 morti all’anno ciò che significa tre volte di più rispetto alle morti causate dagli incidenti stradali.

Le stime della morte improvvisa del lattante  dovuta all’esposizione al fumo passivo hanno messo in luce una quarantina di casi all’anno nel nostro paese (Revue Pediatrics : marzo 2005).

Un decesso per tabagismo passivo per 8 decessi dovuti al consumo diretto di tabacco, ciò che corrisponde, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), a 600 000 decessi nel nostro paese e a 5 millioni all’anno nel mondo.

2. Un rischio largamente sottovalutato

L’industria del tabacco è all’origine di frodi scientifiche (caso Rylander passato in giudicato in Svizzera e qualificato dal Tribunale federale come frode scientifica senza precedenti) attraverso numerose campagne di disinformazione volte ad ingannare per più di 30 anni sia il pubblico che le autorità sulla tossicità del fumo passivo.

La nostra popolazione paga oggi con la sua salute il ritardo avutosi nella messa in opera di misure di protezione.

Secondo l’OMS, « è chiaramente dimostrato, su  basi scientifiche, che l’esposizione al fumo del tabacco comporta malattia, incapacità e morte » (Convenzione-quadro per il controllo del tabagismo, art 8. al.1).

Il fumo passivo è causa di malattie cardiache e vascolari, di tumori del polmone e dei seni nonché di enfisemi; induce ed aggrava malattie allergiche e può provocare gravi crisi d’asma nei non fumatori.

L’esposizione al fumo passivo in corso di gravidanza provoca nascite premature ed ha effetti gravi sulla salute dei neonati.

Il personale degli esercizi pubblici, il maggiormente esposto al fumo passivo, ha un rischio di tumore polmonare e di malattie cardiache vascolari augmentato di più del 50%.

3. Per delle reali misure di salute pubblica

La nostra iniziativa si basa sulle raccomandazioni della Convenzione-quadro de l’OMS per la lotta anti-tabacco. Tale convenzione firmata dalla Svizzera è il primo trattato internazionale di salute pubblica al quale hanno aderito 168 paesi.

Le misure che preconizza garantiscono una reale protezione del pubblico e del personale, senza discriminazione, contrariamente alla legge recentemente adottata dal Parlamento federale.

La legge federale, totalmente insufficiente, non rispetta in nessuna maniera gli impegni assunti dal nostro paese nel quadro del trattato dell’OMS.

Comporta, quale principale conseguenza, una discriminazione fra due categorie di personale, una

delle quali non gode di nessuna protezione sul posto di lavoro, malgrado i rischi a cui è esposta.

Oltre alla sua inefficacia ed il carico burocratico che genera, la legge federale introduce anche una distorsione della concorrenza fra esercizi pubblici sottoposti a regimi diversi.

Una legge per la salute pubblica ha il dovere di proteggere senza discriminazione alcuna tutti i cittadini, ponendo inoltre un’attenzione particolare alle categorie maggiormente vulnerabili della popolazione, quali le donne in gravidanza, i neonati ed i bambini in generale, le persone anziane, i malati o invalidi cardiaci o polmonari, gli asmatici nonché altre persone affette da allergie quali gli impiegati del settore della ristorazione.

4. Situazione in Europa e benefici delle misure di protezione

La Svizzera è molto in ritardo rispetto agli altri paesi dell’Europa. Le misure preconizzate dall’iniziativa sono già integralmente in vigore da vari anni in Irlanda, in Scozia, nel Galles, in Inghilterra, in Svezia, in Norvegia, ecc… Perfino in Italia ed in Francia, sono già state prese delle efficaci misure di protezione contro il fumo passivo.

In tutti questi paesi, l’applicazione di tali misure si è immediatamente tradotta in una diminuzione spettacolare di circa il 20% degli infarti, così come in una diminuzione generale della morbidità e della mortalità conseguenti all’esposizione al fumo passivo ed al consumo di tabacco.

Per altro è stata anche notata una riduzione globale del consumo di tabacco ed una diminuzione dello stimolo a fumare nei giovani.

In Europa non è stata constatata nessuna diminuzione del giro d’affari dei café-ristoranti a seguito dell’introduzione di queste misure. Al contrario, in tutti i paesi dove sono stati condotti studi sulla base delle dichiarazioni dei redditi degli esercizi pubblici si è rilevato un aumento del giro d’affari.

A questo riguardo, è utile ricordare che in Svizzera il 73% de la popolatione è non-fumatrice e che secondo uno studio dell’Università di Zurigo, commissionata dall’Ufficio federale della sanità pubblica (OFSP), più del 25% della popolazione si astiene dal frequentare gli esercizi pubblici per non essere esposta al fumo passivo.

5. Gli spazi fumatori non sono una soluzione

Gli spazi fumatori o sale per fumatori, anche senza servizio, rimangono una fonte d’inquinamento interno (Studio pubblicato su BMC public health : 27.10.2006).

Producono una ineguaglianza ed una discriminazione fra esercizi pubblici.

Costituiscono per di più un non-senso ecologico dovuto allo spreco che comporta la loro tecnologia.

Gli spazi fumatori servono solo a proteggere gli interessi dell’industria del tabacco, poiché anche gli stessi fumatori sono, per la maggioranza, contro il loro utilizzo (v. il boicottaggio delle carrozze fumatori delle FFS).

02. mai 2012 · Commentaires fermés sur Presentazione · Catégories: Italiano

Riguarda l’iniziativa federale Protezione della salute contro il fumo passivo per una protezione veramente efficace e senza discriminazione, secondo le norme dell’OMS.
(Ultima data per rinviare le liste dell’iniziativa : 1° novembre 2013).

 

Gentile Signora, Signore,

 

Oggi ancora alcuni impiegati del campo della ristorazione sono completamente esclusi dalle misure di protezione contro gli effetti tossici del fumo passivo.

In alcuni casi, sono addirittura obbligati a firmare una liberatoria che esoneri i loro datori di lavoro dalle conseguenze mediche legate all’esposizione a tale prodotto tossico.

In effetti, i rischi di malattie cardiache e polmonari sono ben maggiori per gli impiegati di questo settore rispetto alla media della popolazione (rif. 1).

Persino nelle strutture non fumatori, attrezzate con un fumatoio separato, secondo gli studi più recenti (rif. 2), risulta chiaramente che il personale respira in media l’equivalente di una sigaretta e mezza al giorno, cioè 2,5 stecche all’anno. Ciò conferma che i fumatoi sono una fonte di inquinamento interno come lo afferma l’OMS da lungo tempo.

Gli impiegati di tali strutture diventono così malgrado loro piccoli fumatori. Triplicano i rischi di decesso per causa cardiovascolare per gli uomini e moltiplicano per cinque per le donne i rischi di decesso per cancro del polmone (rif. 3).

Tale forma di discriminazione deriva dall’entrata in vigore della recente ed insufficente legislazione federale in materia di fumo passivo. Tale legge non tiene conto infatti del consenso scientifico espresso nella convenzione internazionale dell’OMS riguardante la protezione contro il fumo passivo (rif. 4).

Di fronte a questa situazione, nonché al debole impatto generale della nuova legislazione in termini di salute pubblica e confortati, inoltre, dai successi che abbiamo già conseguito nel quadro dell’iniziativa popolare ginevrina “Fumo Passivo e Salute”, seguita peraltro dalle iniziative friburghese, del cantone di Neuchâtel e del cantone di Vaud, basate anch’esse sullo stesso testo, abbiamo il piacere di presentarvi oggi un testo più coerente per un’iniziativa federale.

Sostituendo una legge federale inefficace ed ingiusta, questo testo si pone l’obbietivo d’assicurare una stessa ed uguale protezione ottimale a tutti i lavoratori, alla popolazione in generale ed in particolare ai gruppi maggiormente vulnerabili.

A tale scopo e per evitare qualsivoglia interpretazione abusiva o qualsivoglia forma di deroga destinata a snaturare o ad attenuare la portata dell’iniziativa e, di conseguenza, la sua efficacia, è stata nostra premura definire chiaramente quattro elementi che in particolare sono stati oggetto di contestazione o disinformazione da parte delle lobby pro-tabacco.

  • Il primo di questi (paragrafo 2, lettera L) riguarda una chiara definizione di ciò che viene considerato come ambiente chiuso.
  • Il secondo (paragrafo 3, lettere A, B e C) amplia il campo della protezione dovuta alle persone particolarmente vulnerabili (bambini, persone anziane, malati).
  • Il terzo (paragrafo 4, lettere A e B) definisce in senso restrittivo e non estensivo le deroghe, limitate alle persone che si trovano nell’incapacità durevole di spostarsi per fumare.
  • Il quarto ed ultimo (paragrafo 5, lettere A e B) fissa in forma chiara e dissuasiva le sanzioni in cui si incorre, conformemente all’obbiettivo dell’efficacia preconizzato dall’OMS (rif. 5).

Oltre ad assicurare una miglior protezione dell’intera popolazione contro gli effetti tossici del funo passivo, l’adozione di queste proposte dovrebbe finalmente permettere al nostro paese di ratificare la convenzione internazionale dell’OMS relativa alla protezione della salute contro il fumo passivo.
A tutt’oggi infatti, la Svizzera è uno degli ultimi paesi che non hanno ancora ratificato tale trattato, mancando appunto di una legislazione ad esso conforme.

Siamo convinti che il testo di questa iniziativa risponderà alle vostre aspettative in materia di salute pubblica e che incontrerà la vostra approvazione così da diffonderlo nelle vostre istituzioni, fra i vostri membri o nel vostro ambiente.

Ve ne ringraziamo anticipatamente e siamo a vostra totale disposizione per qualunque spiegazione complementare che fosse necessaria o per creare forme di collaborazione, così come per l’invio di materiale per la raccolta delle firme.

Per il comitato di iniziativa
Jean Barth, presidente

 

Riferimenti

  1. Hedley et collaborateurs: « Risks for heart disease and lung cancer from passive smoking by workers in the catering industry. » Toxicological Sciences, vol. 90(2), pages 539 à 548, 2006.
  2. Improved health of hospitality workers after a Swiss cantonal smoking ban. Article scientifique des Drs A.D. Durham et collaborateurs, publié dans Swiss Medical Weekly, édition du 22 décembre 2011, volume 141, page w13317, numéro d’indexation PMID 22252843. Texte sur http://www.smw.ch/content/smw-2011-13317/
  3. Health consequences of smoking 1-4 cigarettes per day. Article des Drs K. Bjartveit et collaborateurs, publié dans la revue scientifique Tobacco Control, édition d’octobre 2005, volume 14, fascicule 5, pages 315-20, numéro d’indexation PMID 16183982. Texte sur http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1748107/
  4. Organisation Mondiale de la Santé: « WHO Framework Convention on Tobacco Control. » Texte sur http://www.who.int/fctc/text_download/en/
  5. Organisation Mondiale de la Santé: « Directives sur la protection contre l’exposition à la fumée du tabac. » Dans: « Conférence des Parties à la Convention-cadre de l’OMS pour la lutte antitabac. » Texte sur http://www.who.int/fctc/cop/art%208%20guidelines_french.pdf
20. avril 2012 · Commentaires fermés sur Soutien / Unterstützung / Appoggio · Catégories: Deutsch, Français, Italiano

Ligue suisse contre la fumée passive
CCP 17-728520-6
C.P. 282
1211 Genève 4

 

Schweizerische Liga gegen das Passivrauchen
Postscheckkonto 17-728520-6
C.P. 282
1211 Genf 4

 

Lega svizzera contro il fumo passivo
Conto Corrente Postale 17-728520-6
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15. avril 2012 · Commentaires fermés sur Contact / Kontakt / Contatto · Catégories: Deutsch, Français, Italiano

« Ligue suisse contre la fumée passive » est une association conforme à l’art.60 du code civil. Conformément à ses statuts, elle ne poursuit aucun but lucratif. Elle est libre de toute attache politique, religieuse ou idéologique.

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